Inaugurazione dei comitati

Vendola-Poli-Palese

Week-end propizio per l'inaugurazione dei comitati elettorali a Lecce: nel pomeriggio di ieri appuntamento doppio, con l'apertura della Fabbrica di Nichi, alle ore 18 e del comitato di Rocco Palese, alle 19.

Anche gli osservatori meno attenti hanno potuto notare le differenze dei due contesti, che avvalorano i luoghi comuni tra destra e sinistra. Erano poco più delle 18 quando la gente che sostava all'entrata del comitato di Nichi Vendola è entrata nella sala per dare inizio all'inaugurazione. Tra giornalisti, politici e semplici simpatizzanti e attivisti, basta poco per affollare la sede, che si sviluppa in due piani. Sopra è stato allestito un piccolo banchetto per sottoscrivere le adesioni. Ma il vero cuore della fabbrica pulsa nella sala di sotto, folla a parte, si presenta ampia e vuota, in fondo c'è una piccola scrivania, addossate alle pareti alcune sedie, poste le une sulle altre. Per riempire il bianco dei muri sono stati affissi i manifestini con le filastrocche per la campagna elettorale. Per le altre comunicazioni, I cartelloni sono stati scritti a mano, con i pennarelli. Ciò che conta sono i contenuti e non gli inutili orpelli, questo basta, poi l'importante è stare insieme e lavorare intensamente. Si sa, quelli di sinistra sono squattrinati per antonomasia, per questo ogni azione che compiono è autofinanziata: il locale è stato offerto gratuitamente dalla famiglia Resta, poi, già da ieri, nell'angolo all'ingresso era stato allestito un piccolo banchetto con del materiale elettorale in vendita: tra i gadget proposti ci sono le spillette o le magliette con gli slogan (chi le ha comprate a Bari le ha pagate 10 euro in più). Non c'erano i microfoni e solo chi stava dietro ha seguito poco il discorso inaugurale.

A qualche centinaio di metri più avanti, intanto, più che l'inaugurazione di un comitato elettorale, sembrava di dover assistere ad una convention americana. Tutto organizzato fin nei minimi particolari. Le auto con difficoltà transitavano per la strada, presa d'assalto dai sostenitori di Palese. Affollata anche la grande sala, tappezzata da foto e manifesti con lo slogan della campagna; dal soffitto pendono centinaia i manifestini con la foto del candidato. A destra dell’ingresso, era stata allestita la consolle per i dj; sulla sinistra, c’era invece, lo spazio per la stampa, con degli sgabelli da utilizzare per le eventuali interviste. Due camerieri facevano la guardia ad un tavolo imbandito, pieno di dolcetti, di chiacchiere, e di bottiglie di spumante. In fondo alla sala, il tavolo dei relatori. I sostenitori più previdenti sono subito entrati ed hanno occupato le sedie. Il candidato Palese, arrivato in leggero ritardo è stato accolto con la colonna sonora del film Rocky. Avanzava a fatica nella sala, strattonato a destra e a sinistra da chi lo voleva stringere, baciare, toccare. Tantissimi arrivati da Acquarica del Capo per essergli vicini. Bandiere svolazzanti e grida di euforia dopo il suo discorso.

Stamattina, invece, è stata Adriana Poli Bortone a farla da padrona. In un cinema Massimo colmo di gente, la senatrice ha tenuto un lungo discorso con il quale ha dato avvio alla sua campagna elettorale nella sua Lecce. Circondata da fotografi e da cameramen, ha dominato la scena, ribadendo le sue convinzioni e le sue idee. Visibilmente commossa ha ringraziato il pubblico non solo per l'affetto che ha dimostrato ma anche per lo spirito con cui si sta affrontando la campagna elettorale, durante la quale è richiesta gente attiva, che vuole essere protagonista. Ripete con orgoglio la sua appartenenza al Sud.

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