Costume Provincial. I leccesi e l'iPad

Prima Puntata. Costume librario.

Possedere un iPad, si sa, oggi è uno modi più efficienti e moderni di fare finta di leggere. Il popolo leccese, che da sempre ne sa una più del diavolo in quanto a ostentazione della cultura - ovvero a dissimulazione dell'ignoranza - non a caso ha accolto il tablet prodotto da Apple come un vero e proprio toccasana: stravenduto e poi rimesso in vendita, oppure semplicemente messo da parte.
Un toccasana non solo per la propria immagine, che naturalmente si giova di iPad anche per via delle sciccosissime custodie ci cui sono forniti i rivenditori autorizzati cittadini. Ma anche per le proprie economie.

Infatti, da una parte, i titoli disponibili in Italia da scaricare e leggere su iPad si limitano per ora a sole opere pubblicate per la prima volta più di 70 anni fa, e dunque prive di copyright. Dall'altra, anche quando i primi libri a pagamento saranno resi disponibili su iBookstore (l'applicazione che gestisce gli ebook su iPad), i loro prezzi saranno consistentemente più bassi rispetto alle relative versioni cartacee.

Le tante, troppo librerie leccesi stiano in guardia, e tendano a nascondere, più che a mettere in evidenza, i molti titoli dedicate dalle più prestigiose case editrici tradizionali, all'avvento dell'iPad. Le loro colleghe americane hanno visto iPad come un vangelo (un "buon annuncio") - tanto da illustrare intere copertine con Steve Jobs sottoforma di Messia. Ma gli anglosassoni, fossero anche Yankee, hanno un rapporto con la lettura e con la soglia dell'attenzione completamente differente rispetto a quello della nostra nazione. Figuriamoci rispetto a quello del nostro paesino.

Noi leccesi siamo gente che, in fatto di libri, tiene solo a una cosa, più che al non leggere: a dare l'impressione di leggere. Nell'epoca del monopolio dei libri di carta - che sta per finire - più libri avevamo (più dorsi colorati o altisonanti; spessi o minimalisti; alla moda o grandi classici) e meglio era. Quanti falegnami di fiducia abbiamo arricchito chiedendo sempre più mensole e librerie, per centinaia di libri che neanche gli amici più secchioni di nostro figlio si sono mai sognati di sfogliare. Ci vengono regalati o ce li compriamo da soli. A Natale come a ogni uscita di best seller, oppurtunamente scandenzata da Repubblica o dal Io Donna.

L'avvento di iPad sta cambiando per sempre tutto questo. Avere più libri ed essere, dunque, più colti non sarà più rappresentabile quantitativamente da codesti scaffali. Ma dalle ore che passeremo con in mano un benedetto iPad. Naturalmente, mentre saremo indaffarati a fare tutt'altro, finché batteria non ci separi. Anche grazie alla funzionalità di multitasking in arrivo col prossimo aggiornamento di sistema operativo.

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