Un Milan stellare travolge il Lecce, finisce 4-0 per i rossoneri

Un Milan stellare travolge il Lecce, finisce 4-0 per i rossoneri

(Carmen Tommasi)- E' amaro il ritorno in paradiso del Lecce. Nel giorno della presentazione e dell'entusiasmo per il neoacquisto Ibrahimovic, il Milan fa poker a San Siro contro gli uomini di Gigi De Canio.

Dopo un inizio non "malvagio" dei giallorossi, il Milan ci ha impiegato meno di mezz'ora a chiudere la partita con il Lecce, neopromosso in massima serie.

Apre le danze prima Pato, poi Thiago Silva e ancora il "Papero" e così la squadra giallorossa sul 3-0, non può fare altro che arrendersi all'evidente superiorità tecnica e caratteriale dell'avversario.

E come se non bastasse, l'eterno ragazzino Filippo Inzaghi, entrato nel secondo tempo, ha colpito prima un palo e al 45' della ripresa ha segnato il quarto gol.

"I calciatori del Milan sono stati bravi, sono dei campioni, pazienza per noi. A mancare, oggi, più che i singoli è stata la squadra, visto che non abbiamo tenuto il campo nella maniera migliore. Non posso condannare nessuno, anche perchè abbiamo cambiato molto rispetto alla scorsa stagione ed ero consapevole che saremmo andati incontrato a qualche difficoltà. Ma, ribadisco, stasera mi aspettavo maggiore attenzione da parte dei miei giocatori". Sono queste le prime dichiarazioni di Luigi De Canio, dopo la roboante sconfitta della sua squadra a San Siro.

"Ho visto una squadra un po' timorosa che il Milan facesse quello che poi ha fatto. Paura che poi si ha nei confronti di una squadra che in qualsiasi momento può tirar fuori il colpo giusto. Abbiamo avuto un approccio alla gara troppo timoro. Schierare contro il Milan un ragazzo del '92, Sini, uno del '90, Donati che, peraltro, non hanno sfigurato, potrà sembrare un azzardo, ma questa è la nostra politica. Tuttavia, occorre aver coraggio non solo a San Siro, ma ovunuque, giocandoci le nostre gare in maniera agonisticamente più forte", ha concluso il tecnico di Matera.

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