Gigi Rizzo consigliere? Per il Ministero all'Interno è ineleggibile

Secondo il Ministero dell’Interno Gigi Rizzo non avrebbe mai dovuto prendere posto tra i banchi del consiglio comunale. E’ ineleggibile. L’aspirante consigliere avrebbe dovuto prima dimettersi dall’incarico di presidente dell’Istituto dei servizi sociali e poi entrare nell’aula consiliare di palazzo Carafa. Ciò non è avvenuto e il pasticcio è fatto.

Rizzo si ritrova con un pugno di mosche in mano. Nonostante le sue dimissioni dall’Istituto non potrà comunque far parte del consiglio comunale di Lecce. Non può sostituire, insomma, Stefano Ciardo. Il congedo è arrivato troppo tardi. Soddisfatta l’opposizione di centrosinistra che chiede ora, col sostegno di Io Sud e Udc, la convocazione urgente del consiglio comunale per ripristinare l’organo istituzionale che dovrà, secondo quanto si legge nella relazione di tre pagine del Ministero, dichiarare la decadenza della carica di consigliere.

Fu la minoranza inizialmente a chiedere l’intervento, sulla questione di incompatibilità dei ruoli di consigliere e presidente dell’Istituto, del segretario comunale. Vincenzo Specchia diede ragione al gruppo guidato da Antonio Rotundo e concesse dieci giorni di tempo a Gigi Rizzo per elaborare le sue controdeduzioni. Per Rizzo il problema non è mai esistito. Si fa intervenire quindi la Prefettura che a sua volta interpella il Ministero all’Interno. La risposta arriva da Roma: Rizzo è ineleggibile.

Rizzo nel frattempo si dimette e dichiara di voler comunque rimanere accanto al sindaco Paolo Perrone e sostenerlo. Dimissioni tardive e pretestuose accusa l’opposizione che definisce quanto accaduto l’ennesimo pasticcio del governo Perrone.

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